domenica 20 marzo 2011

Il ritorno dei ronin

Quando lo Shogun Tsunayoshi Tokugawa ordinò ad Asano, un signore feudale di Edo, di visitare l'imperatore nel palazzo di Kyoto, decise di affidargli un maestro di protocollo, Kira. Questi, dal carattere spigoloso e subdolo, entrò in conflitto con Asano.
All'interno del palazzo dello Shogun, i due si insultarono e Asano ferì Kira. La punizione fu tremenda: ordine di suicidarsi, confisca dei beni e smantellamento della guardia di Asano, che da vero samurai, eseguì subito ciò che gli era stato imposto e fece seppuku.
La sua guardia personale, composta da 321 samurai si disperse, ma 47 di questi attesero in segreto per due anni, preparando la vendetta.
Una notte fecero irruzione nel palazzo dello Shogun, trovarono Kira e lo decapitarono con la spada di Asano: successivamente vennero condannati per il loro crimine e obbligati a suicidarsi.
Da quel giorno riposano, insieme al loro signore, nel tempio Sengakuji di Tokyo, l'antica Edo.
Marzo 2011: la terra si spacca e la grande onda parte. Non quella celebre di Hokusai, ma quella di Sendai e delle ventimila anime (ad oggi) portate via.
Oggi il castello dello Shogun si chiama centrale nucleare di Fukushima e l'obiettivo primario si chiama Reattore 1,2,3 e 4.
Oggi come allora 150 tecnici volontari non si sono arresi e sono rimasti a combattere il mostro; a dar loro man forte sono giunti 139 pompieri dalla capitale.
Sanno che probabilmente non torneranno, o avranno conseguenze terribili.
Ironia della sorte vuole che il paese dove è nato il protocollo ambientale da rispettare in tutto il mondo, sia protagonista di una catastrofe ambientale di proporzioni bibliche; ironia della sorte vuole che mezzo secolo dopo lo scoppio di due bombe nucleari, il Giappone non abbia ancora imparato la lezione.
Possibile che tecnici e dirigenti della Tepco non abbiano mai visitato il Mausoleo della Bomba H di Hiroshima? O la paulonia mai piegata dall'onda d'urto dell'ordigno sganciato dall'Enola Gay?
Eppure alla Tepco è stata già data una seconda opportunità: nel 2007 la centrale di Kashiwazaki-Kariwa ebbe un incidente che provocò lo sversamento di 1000 litri d'acqua contaminata nell'oceano. Un dettaglio reso noto dopo l'incidente è che una delle centrali più grandi del mondo venne costruita su una faglia attiva. In una zona chiamata dai geologi "anello di fuoco" forse si poteva far meglio...
La Tepco ha continuato a godere di grande stima del governo anche dopo l'accusa, documentata dalle autorità, di aver falsificato quindici anni di rapporti sulla sicurezza delle sue centrali: oggi, dopo le lacrime del numero 1 della società, si è scoperto che sono state ritardate le operazioni di raffreddamento della centrale per non rovinarla. E di seguito il governo di Tokyo ha ammesso che si procederà comunque alla chiusura di Fukushima.
Nel frattempo è riuscita l'operazione di ripristino dell'energia elettrica nei reattori 1 e 2: ora sarà la volta degli eroi giunti nella prefettura di Miyagi, chiamati alla missione impossibile. Che sicuramente hanno letto lo Hagakure...


"Se ti imbatti in gravi difficoltà o in situazioni incresciose, non è sufficiente dire a te stesso che non ne sei turbato. Imbattendosi in situazioni incresciose devi spingerti ancora più avanti con audacia e rallegrartene, quasi dovessi superare una barriera. Come dice il motto: "Quando l'acqua sale la barca si alza." 
                                                                      Yamamoto Tsunetomo, Hagakure

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